La pizza napoletana possiede più di 3000 anni di storia
La pizza affonda le sue radici storiche persino ai tempi dell’antico Egitto, periodo nel quale i Re venivano omaggiati nutrendosi con una specie di impasto schiacciato condito con spezie ed erbe.
In epoca greca invece troviamo diverse ricette babilonesi di queste particolari pietanze che ci riportano stili di condimento di varia natura, mentre nel periodo del sacro romano impero, era molto usuale cucinare focacce di farro o altri particolari cereali mixati tra loro.
Il nome pizza, molto probabilmente deriva dall’antica parola Pinsa, che stava ad indicare il verbo passato di “Pinsere”, che tradotto significa letteralmente schiacciare, stendere, appiattire.
Sempre per l’epoca antica ci sono tracce di documenti che affermano il fatto che i contadini, erano soliti macinare chicchi di frumento, per poi ottenuta la sua farina, impastarla con acqua ed erbe aromatiche, per poi ovviamente creare la cosiddetta Pinsa attraverso il camino di casa.
La pizza è un tipico alimento che si è sviluppato maggiormente per i Paesi adiacenti alla zona mediterranea.
Nel medioevo ed anche in epoca rinascimentale la Pinsa varia anche sul dolce e per quanto riguarda gli impasti ed i tipi di cottura, ne vengono brevettati tantissimi, rispetto alle epoche prima.
Ovviamente, come tutti sappiamo, sarà nella mitica città partenopea dove la pizza come oggi la conosciamo, prende finalmente dimora: è un tipo di pizza basica che vanta come ingredienti protagonisti il conosciutissimo pomodoro S.Marzano ridotto a passata e la classica mozzarella, in un primo momento storico costituita da un formaggio un poco più pesante a pasta dura.
Napoli diviene perciò la culla della pizza e da lì verrà conosciuta prima in tutta Italia e poi grazie soprattutto ai migranti italiani campani e siciliani, in Canada e negli Stati Uniti, da lì infine, al resto del Mondo Occidentale e non…
Ma come nacquero in principio gli ingredienti della pizza?
Il pomodoro venne in un primo momento importato dall’America Latina dai conquistadores spagnoli che crearono il grande circuito del commercio Mondiale, precisamente dal Perù, utilizzato in principio per altre ricette, venne poi integrato come salsa per la pizza.
Dopo alcuni primi momenti di sfiducia, il pomodoro venne ben accolto in tutta la cucina Italiana.
La mozzarella nacque grazie ai longobardi ed ai loro capi di bestiame, i bufali, che diedero vita al commercio di latte e derivati nel Sud Italia.
La pizza nasce a Napoli sotto forma di pizza marinara così come noi la conosciamo oggi.
Ebbe dal 1730 un grande successo in tutte le classi sociali.
Ci vorrà quasi un secolo per giungere all’invenzione della pizza margherita classica, che prese il suo nome direttamente da un’idea del suo stesso inventore, il pizzaiolo Raffaele Esposito, che venne chiamato a Corte dalla Regina, per farle assaggiare questa così tanto deliziosa e decantata pietanza, la Regina di Savoia si chiamava Margherita, l’anno è il 1800.
Fino al 1900 le pizzerie rimangono attività esclusivamente e prettamente napoletane, è solo dopo la seconda guerra mondiale che grazie alla grande immigrazione fuoriesce dai confini del Sud Italia per giungere al Nord ed all’estero.
Ora come ora la pizza è amata dalla maggior parte dei cittadini Italiani, ed anche all’estero finalmente alcuni ristoranti iniziano a farla in maniera genuina ed originale, in puro stile italiano.